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Matrimoni green a km O, quando il sì è eco-sostenibile

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Matrimoni eco-sostenibili? Detta così sembrerebbe una provocazione, una missione impossibile e invece, complice il Covid e tutte le restrizioni che ne sono seguite, è un mondo più che reale, tutto da scoprire.
Basti pensare che c’è addirittura una definizione ufficiale del Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente che classifica un evento come sostenibile se “ideato, pianificato e realizzato in modo da minimizzare l’impatto negativo sull’ambiente e da lasciare una eredità positiva alla comunità che lo ospita”.

Partiamo dalla location o, meglio, dalle location. Chiesa o Comune, luogo del ricevimento e case degli sposi: organizzare un matrimonio con un basso impatto ambientale vuole dire limitare al massimo gli spostamenti e, quindi, optare per location vicine tra loro, a partire dal luogo di celebrazione e quello di ricevimento e festeggiamento.
Può avere un impatto positivo sull’ambiente anche la scelta dell’abito da sposa. Pensiamo, giusto per fare un esempio, all’effetto vintage o al riadattamento degli abiti nuziali del passato, donati magari dalla madre o da una nonna. Sempre più comune, inoltre, la tendenza a rivolgersi al mercato del riuso sostenibile.
L’utilizzo della carta riciclata è un altro must del matrimonio eco-friendly. La produzione di cellulosa costa moltissimo in termini di sostenibilità: l’abbattimento di alberi e il rilevante impiego di energia e di acqua incidono pesantemente sulla biodiversità e sul clima. Le alternative, fortunatamente, non mancano: sono infatti sempre più numerose le case produttrici che propongono una varietà di carta sostenibile adatta a ogni esigenza e stile.

Un matrimonio eco-sostenibile non può prescindere dalla filosofia del “km O” che deve guidare la scelta del cibo e dei vini, ma anche dei fiori (rigorosamente di stagione, privilegiando le coltivazioni a basso impatto ambientale, senza l’uso di pesticidi). Rivolgersi ad una filiera vicina vuol dire ridurre i costi e l’impatto sull’ambiente e, altro aspetto di non poco conto, valorizzare le produzioni e le lavorazioni locali.

Anche per le bomboniere l’eco-sostenibilità è un obiettivo sempre più a portata di mano: dal ricordo “vivente” (fiori stabilizzati, piante grasse, bonsai) a quelli gourmet (liquori, olio, cioccolatini, vini), fino agli oggetti dell’artigianato locale la scelta è davvero infinita.